Si chiude con un nuovo record, in negativo, la Festa dei Gigli di Nola 2025. Il Sarto ha completato il percorso storico quando l’orologio del Palazzo di Città indicava le ore 14.26. Quella del 2025 diventa, quasi senza dubbio, la ballata più lunga della storia della kermesse Paoliniana, di certo per quanto riguarda gli ultimi 10 anni.
Tanti i fattori che hanno portato alla chiusura ritardata, arrivata quasi inattesa, dopo la ballata del mattino, che si è conclusa con circa 1 ora di anticipo rispetto ai tempi a cui le nove corporazioni ci avevano abituato nel recente passato, con la benedizione impartita dal vescovo ben prima delle 13.00.
Sicuramente da tenere in considerazione l’aspetto climatico. L’eccessivo caldo ha portato allo slittamento di un’ora dello start per la ballata pomeridiana, iniziata alle 17.00, come capitato, del resto, anche in alcune precedenti edizioni. Se per i primi 4 gigli e per la Barca, il percorso storico è scivolato via senza troppi intoppi, con l’Ortolano addirittura pronto al celeberrimo “tras’ e jesc'” alle ore 23.00, il ritardo è stato accumulato maggiormente dal secondo gruppo di obelischi. Tra i momenti che hanno condizionato l’andamento del percorso, sicuramente la rissa scoppiata tra le paranze Pollicino e Volontari, su cui si sta procedendo ai relativi accertamenti, ma con ogni probabilità dovuta al mancato rispetto della “distanza” tra i due obelischi. Da considerare, inoltre il forse eccessivo numero di esibizioni delle ultime paranze nel tratto di via San Paolino, dove non si contano le girate effettuate. Il caldo del lunedì mattina, non ha infatti fermato la voglia di competizione della paranze. Abissale, poi, il distacco accumulato da Fabbro e Sarto, rispetto a chi li precedeva, con il Calzolaio che attraversava il Piciocchi poco dopo le 9, mentre il Fabbro affrontava il vico alle 11, ed il Sarto addirittura alle 13.20. Tutti fattori che hanno portato la Festa 2025 a terminare ben oltre anche la più negativa delle ipotesi. Ci sarà da valutare il da farsi per risolvere una questione che, oramai da anni, è tema caldo intorno alla kermesse.
Le “interminabili” ballate degli ultimi 10 anni
Si tratta, come detto, quasi sicuramente della ballata più lunga della storia. Un trend, come detto, in netto peggioramento negli ultimi 10 anni. Nel 2014, ad esempio, la festa si concluse alle 8.45 del lunedì mattina. Durò qualche minuto in più l’edizione successiva, quella del 2015, che si concluse alle 9.10. Fece scalpore l’edizione del 2016, che termino alle 11.00 del lunedì mattina. Quell’edizione porto con se una lunga scia di polemiche, con l’acceso dibattito tra gli addetti ai lavori che portò dei, seppur magri, miglioramenti. Di fatti nel 2017 la ballata si concluse alle 9.49. Da li, però, poi l’orario del termine della ballata è sempre andato slittando in avanti. Nel 2018 la Festa si concluse alle 11.13, nel 2019 addirittura alle 11.49. I tre anni di stop per il COVID-19, (dal 2020 al 2022) non hanno giovato alla durata della kermesse. La prima festa post pandemica, quella del 2023, sfondo la barriera delle ore 12, e si concluse alle 12.16, mentre quella dello scorso anno alle 12.32. Orari comunque ben lontani dalle 14.26 dell’ultimo “cuonc’ cuonc'” di quest’anno.