Pasquale Viviani, 40 anni di successi in una raccolta

Quarant’anni di poesia al servizio della Festa dei Gigli. Pasquale Viviani rappresenta uno degli ultimi autori dei brani della Festa che possono definirsi degli autentici poeti, erede di quella tradizione che ha contribuito a consolidare lo straordinario patrimonio musicale dell’Eterna che proprio tra gli anni 80 e 90 ha saputo esprimere le sue testimonianze migliori.

Un percorso fatto di storie, di aneddoti, di emozioni che raccontano di una Festa che cambia sebbene il suo spirito di fondo resta sempre lo stesso: tutto questo Viviani ha voluto raccogliere in un unico lavoro ,“Le mie canzoni “ , con oltre ottanta brani in formato “mp3”. Una raccolta realizzata in edizione limitata e che lo stesso autore provvederà a distribuire.

Gli inizi di Pasquale Viviani: gli straordinari anni 80

Viviani comincia a scrivere nel 1980. Il suo debutto è segnato da “Oj Nulà”, canzone scritta per il Beccaio di quell’anno, maestri di festa, i fratelli Silvestri. La musica era del maestro Felice Natalizio e a cantarla,Tonino Di Maiolo.

Mi affacciai a quel mondo in punta di piedi – ricorda Viviani – in quegli anni dominavano poeti di assoluto valore come Nicola natalizio, Nino Cesarano, Gigino Barone, Salvatore Esposito Pipariello. E poi confrontarsi con il maestro Felice Natalizio era una prova non da poco, considerata la sua notoria severità. Se il testo non era metricamente scritto bene, veniva sonoramente bocciato. Agli inizi, confesso, chiedevo conforto al grande Mario Patanella. Quando lui mi diceva ‘metricamente è perfetta’ mi sentivo pronto per andare dal maestro”.

1982 A’ Zingarella, il primo grande successo

La raccolta comincia con A’ Zingarella, primo grande successo di Viviani. Si tratta di una canzone scritta per il Giglio del Salumiere ’82 che all’epoca vedeva protagonista Paolino Parisi, O ‘ turchett e’ Nola. Il brano musicato da Felice Natalizio e interpretato da Carmine Parisi, pur rimanendo nella tradizione, esce dai soliti canoni in voga, introducendo un testo brioso e la novità costituita dall’immagine della “Zingarella” che legge la mano, attraverso la quale rappresentare la bellezza della Festa.

Con il maestro Natalizio, Viviani ha avuto modo di collaborare solo in due occasioni, per i primi suoi due brani. Negli anni successivi si è stabilito un sodalizio con altrettanti valenti musicisti musicisti, come Nicola Barone e Tommaso Fusco.

Gli anni 90: un decennio di canzoni indimenticabili

E’ il decennio d’oro per Pasquale Viviani. Nascono in questi anni canzoni come Assaje, Ritratto di un sogno, e la stessa Romantica. Quest’ ultima venne scritta per il Giglio del Salumiere 1996, maestro di festa Guido Pasciari, trasportato dalla paranza Simpatia, famoso anche per l’esibizione congiunta in piazza Duomo con il Giglio del Beccaio, traportato all’epoca dalla paranza Volontari. Ed ancora Nun ‘ o pensa’, straordinaria canzone del Beccaio 1998, maestro di festa, il compianto ex sindaco Felice Napolitano.

Gli anni 2000: sodalizio con Felice Caccavale ed i brani per le esibizioni all’estero del Giglio

Copertina della raccolta “Le mie canzoni”

Negli anni 2000, Viviani inizia il sodalizio con Felice Caccavale che regala a tutti gli appassionati canzoni di straordinario valore come Nola chest’è, Vagabonda, Sud,  il Sognatore, Attimi. Sono gli anni che segnano anche le esibizioni all’estero della Festa, in Portogallo e in Spagna, che tracciano il percorso per il riconoscimento Unesco che giungerà nel 2013. Eventi che portano sempre la firma di Pasquale Viviani con i brani “Santa Maria Da Feira”, “Lisbona”, e “Mediterranea”.

“Carmine Parisi, il cantante del cuore”

 In questi anni – afferma ancora Viviani – sono stati i cantanti ed i musicisti che hanno interpretato le mie canzoni. Li ringrazio tutti, perché ciascuno di loro ha saputo regalare emozioni uniche. Con Carmine Parisi, però, si è sviluppato un rapporto speciale, direi fraterna amicizia. Il suo ricordo mi accompagna sempre e porto i momenti condivisi con lui sempre nel mio cuore. Approfitto ancora per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato per questa raccolta di tutte le mie canzoni, in particolare Orlando Fusco, Stella Scotti, Mimmo Scala, Rocco Micalessi, e Paolo Peluso”.

di Antonio D’Ascoli

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