Svetta nei cieli di Nola il primo obelisco

 

panetto

 

I rituali fuochi d’artificio del tardo pomeriggio di ieri hanno annunciato uno degli eventi che ogni nolano aspetta un anno intero: la prima borda si è alzata verso il cielo di Nola ieri intorno alle 20 a Piazza Marco Clodio Marcello (Palazzo ‘a catena per il popolo dei gigli), issato dalle funi dei maestri della bottega d’arte Tudisco. E’ il primo atto di un rituale che si compierà altre sette volte, una per ogni obelisco di San Paolino.

Per primo è toccato al giglio della corporazione dei Panettieri, che già dalle prime ore di questa mattina ha iniziato ad assumere le sembianze dell’obelisco che tutto il popolo aspetta di veder danzare. La costruzione è appunto iniziata nella serata di ieri con la “alzata della borda” ossia la spina dorsale del giglio, lunga 25 metri, bagnata (come da tradizione) dallo spumante e cosparsa di sale, con l’auspicio che la festa riesca nel migliore dei modi.

Dalle prime ore di questa mattina i maestri costruttori del gruppo Tudisco, cui è affidata la costruzione del Panettiere 2010, hanno iniziato a circondare la borda dei pezzi che compongono come un puzzle perfetto la struttura del giglio.

La solita folla di curiosi e appassionati ha fatto compagnia al rumore di chiodi e martelli con cui gli abitanti di palazz’ ‘a catena si sono svegliati questa mattina. La costruzione del primo giglio del 2010 dovrebbe terminare nella giornata, intanto GiugnoNolano vi propone le immagini più significative dell’alzata della borda e delle prime fasi della costruzione.

 

di Alberto De Sena

 

 

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