Il messaggio arriva nella prima serata di ieri, e per buoni 10 minuti non riesco a dire niente. Pacifico non ce l’ha fatta, il Covid si è portato via un pezzo di Nola, e soprattutto un pezzo di noi.

Pacifico ha raccontato per anni, con video e foto, la Festa dei Gigli di Nola. Il suo nome era indissolubilmente legato alla Paranza Stella, ma i suoi scatti, come i suoi video, hanno immortalato volti, momenti ed emozioni, senza alcuna distinzione di colori. Dubito ci sia un addetto ai lavori, della nostra kermesse, che non sia finito in uno dei suoi scatti. Memorabili resteranno i suoi video delle “sfide”, che firmava con lo pseudonimo “PhotoDum”.

Il 2012 è stato per noi di GiugnoNolano, l’anno della “prima volta”, della prima chiamata nel seguire ufficialmente una singola corporazione. I timori di quella prima volta mi hanno accompagnato fino al tuo “ti do una mano io”. Sapevo. da quel momento, di avere una spalla forte a sostenermi, e non solo dal punto di vista tecnico, ma anche umano. Gli impegni lavorativi, negli ultimi anni, hanno purtroppo ridotto il numero di volte in cui ci incrociavamo, ma ogni volta era come essersi salutati il giorno prima.

Pacifico amava questa città! Lo si evince dal suo impegno nei tanti progetti sociali. legati alla festa, ma non solo. Ogni momento libero dal lavoro (e quello di farmacista, specie in questo periodo, non è proprio il più rilassante dei mestieri) era dedicato alla sua Nola. L’associazione “Caciotta Family”, impegnata nel sociale con molteplici iniziative, lo aveva scelto come presidente. Ma la cosa che, probabilmente, mancherà di più alla Nola che ha avuto il privilegio di conoscerlo, sono i suoi modi, cortesi e gentili. Ogni incontro iniziava e terminava con un sorriso, una persona, come si usa definire questi rari esemplari, d’altri tempi.

A Nola mancheranno i tuoi scatti, ai nolani mancheranno i tuoi sorrisi. Il nostro abbraccio va alla famiglia, in particolare ai suoi due figli, alla Paranza Stella, e a tutti coloro che oggi piangono la scomparsa di una persona…d’altri tempi.

Alberto De Sena

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