6 ottobre 2013 – di Alberto De Sena
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NOLA – I colpi di mortaio che rompono il silenzio delle prime ore del mattino, è il segnale che tutta Nola aspettava con trepidazione. La Festa dei Gigli torna nel vivo, nel suo vivere senza sosta, “ ‘sta festa tann’ nasce quanno more” è il ritornello che ogni volta, con l’inizio di ottobre, ritorna nelle menti dei giglianti della città di San Paolino. E’ toccato alla Barca, simbolo della festa, aprire il rito delle Bandiere, il passaggio di consegne tra vecchi e nuovi maestri di festa, con il gonfalone simbolo della corporazione che, sotto lo sguardo della statua di San Paolino in Duomo, arriva nelle mani del nuovo maestro di festa. E’ il giorno in cui il sogno di Giacomo Stefanile, a Nola è conosciuto come “O’ Sicc”, diventa realtà, dopo tanti ostacoli quella bandiera tanto desiderata è finalmente tra le sue mani, a consegnargliela sono i 13 ragazzi che hanno vissuto da protagonisti assoluti l’edizione 2013 della kermesse nolana, ridando lustro al simbolo della festa, circondata per un intero anno da giovani. Il corteo è partito da Via Foro Boario intorno alle 10 del mattino, accompagnato dalla divisione musicale di Gianluca Marciano, per raggiungere poi via Vespucci, dove i vecchi maestri di festa attendevano con la Bandiera, pronti a dirigersi verso la cattedrale, dove il serpentone entra alle ore 12.15. Preghiera di rito al Santo con la richiesta di vegliare sul cammino del nuovo maestro di festa, che lascia il Duomo visibilmente emozionato, con la bandiera tra le mani, e poco importa se, sulle note dell’inno a San Paolino, Giacomo Stefanile rompe i rigorosi schemi del momento religioso, facendo saltellare dolcemente la bandiera col classico tempo gigliante, strappando più di un sorriso a tutti i presenti. Il conto alla rovescia verso giugno è ufficialmente iniziato e questa città, che vive di gigli, è tornata a respirare aria di festa.
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